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La zucca mezza vuota VS wordpress!Avviso lavori in corso

Iniziamo col dire che io vi vedo, si si si, non è terribile!! VI VEDOOO! Beh, oddio, più o meno, non nel senso grandefratellesco del termine, non ho una telecamera nascosta in casa vostra, ma vi vedo nel senso internettiano, diciamo che quanto meno vedo le parole chiave ricercate su google con cui giungete al mio blog. No, vabbè ora non fate quelle facce atterrite, posso solo vedere le parole e non chi le ha ricercate, non scappate così, tornate indietroooooo, la vostra privacy è del tuuuuutto tutelata!!

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Dampfnudel e l’epilogo

Sebbene non abbia mai visto una fiction, direi che m’è presa la mania delle storie ad episodi! Vi assicuro che sto prendendo seri provvedimenti a riguardo (del genere nuovo lavoro e trasloco all’orizzonte…mi sa tanto che prossimanente posterò ricette sotto forma di sms, tanto va pure di moda!!). E quindi questo non solo è l’epilogo della storia ma è anche l’epilogo della mia tendenza ad episodizzare (almeno per un bel po’)

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Falafel con hummus e salsa allo yogurt e i lampadari di Murano del cappellaio matto

Proseguiamo nella saga del surreale, ossia di cosa non fare con un computer infettato in quel di Colonia.

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Julia’s guacamole e la tana del bianconiglio

Vi avevo lasciato la scorsa volta con una domanda un po’ retorica, perchè al di là del fatto che fosse giusto o meno provarci, è chiaro che io non mi sia tirata indietro, altrimenti cosa vi racconterei per i successivi 2 episodi? Oddio è pur vero che un modo per essere prolissa lo trovo comunque, anche senza raccontare niente, ma in quel caso mica lo suddividerei in puntate!! Ed eccovi il proseguimento.

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Quiche rote Bete und Camembert della Metzgerei Schmitz (quiche alla barbabietola rossa e Camembert) e un pagliaccio poco antivirale

Ve l’avevo detto o no che vi avrei raccontato la storia del pagliaccio che non mi riparò il computer? Bene ecco, allora preparatevi al secondo racconto a puntate del blog dopo quello di inizio anno (e inizio blog, che potete trovare qui, qui e qui) e che svolgendosi a Colonia sarà accompagnato da alcune delle cose che ho mangiato più spesso durante la mia permanenza nella città.

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Tianu riso, patate e cozze (tiella barese)

Vero che sembra proprio la tiella barese? E a dire il vero lo sarebbe anche, ma io nemmeno lo sapevo che si chiamasse così :)!! D’altronde qui siamo dall’altra parte della regione e qui, o almeno a casa mia, si chiama Tianu riso, patate e cozze.

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Il nostro contributo

Oggi ho solo una cosa da dirvi: Aiutiamo! Tutto il resto lo conoscete già, ciascuno di voi lo ha provato osservando le immagini dal Giappone e non credo di dovere aggiungere a tutto questo il mio personale sentimento. Ci tengo solo a ricordarvi che la croce rossa italiana ha avviato una raccolta fondi pro Giappone, alla quale si può contribuire con un SMS di 2€ al 45500 o con una donazione online sul sito della croce rossa. I fondi raccolti verranno utilizzati per supportare il lavoro della croce rossa Giapponese. Ogni SMS è un aiuto in più, quindi doniamo il nostro piccolo aiuto alla popolazione giapponese.

Viva l’Italia

Ah l’Italia…croce e delizia, vado via o resto qui?

questa volta…ci provo e resto :)! Almeno per il momento…

Buon anniversario a tutti gli italiani, quelli che non hanno mai lasciato il proprio paese e quelli che vivono all’estero da anni continuando a sperare di poter tornare prima o poi. Quelli che si sono trasferiti in svizzera e ci si sono adattati così bene che in Italia non ci tornerebbero neanche a pagarli “perché lì non funziona niente” e quelli che sono emigrati in Germania dove li pagano meglio, ma che continuano a fare il giro di tutte le pizzerie per vedere se ce n’è una che riesce davvero a fare la pizza buona come in Italia. Quelli che in un altro paese non si sognerebbero mai di cercare una pizzeria “altrimenti cosa ci sono andato a fare in un altro paese?” E quelli che “come me la fa mia mamma la lasagna non la fanno neanche al ristorante!” Quelli che sul passaporto non c’hanno scritto italiano ma che in Italia ci vivono meglio di me e quelli che in Italia non c’erano mai stati, ma appena messo piede se ne sono innamorati e sono rimasti. Quelli che è un mese che hanno appeso la bandiera fuori dalla porta e quelli che credono che il tricolore sia una restrizione alla propria libertà. Quelli che pensano che il 17 Marzo 1861 sia iniziata la nostra libertà, e quelli che credono che l’unità sia uno sbaglio a cui porre rimedio. Insomma buon anniversario davvero a tutti…perché l’Italia più che una nazione è uno stato mentale!

P.S. se la simpatica versione hosted di wordpress me lo concedesse senza richiedere un upgrade vi avrei anche messo “Viva l’Italia” di De Gregori…ma invece ci accontentiamo e se vi dovesse andare di ascoltarla insieme a me eccovela qui da youtube :)

Apple and berry pie di Jamie Oliver

Questa non è una ricetta ma è un’ammissione di colpevolezza, quindi in realtà anche se vi presento di nuovo un dolce dopo avervi promesso che di dolci per un po’ non ne avrei più fatti, secondo me non conta tanto, giusto?!! Si, ok, ce ‘sto a provà, ma con scarso successo immagino. Vabbè soprassediamo sulla necessità di porre rimedio al mio incontenibile desiderio di dolci e veniamo invece alla questione “colpevolezza”. Colpevole di che? Di istigarvi a un consumo eccessivo di dolci? Aridajeee, ho detto di no, c’è poco da fare outing su questa questione, mi sa tanto che ve ne rendete già conto sa soli. No, invece si tratta di una vera e propria confessione, un’altra?? Praticamente questo blog sta diventando un confessionale, e vabbè tanto non è l’unico ad essere fuori da una chiesa!! Comunque, si, un’altra confessione, in tempi in cui pare che per trovare un colpevole ci si debba trasferire su Marte, io approfitto dello spazio lasciatomi dai presunti innocenti e ne approfitto per autoaccusarmi di innumerevoli cose, quindi ecco la mia ennesima confessione!…è solo che non so come dirvelo…dunque…il fatto sarebbe…che in passato….mi è capitato spesso…ma proprio molto spesso…di nutrire una del tutto preconcetta e ingiustificata antipatia nei confronti di…Jamie Oliver!!

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Crumble di zucchine

I crumble mi stanno simpaticissimi perché sono tanto veloci e semplici da fare, uno non deve stare molto attento alla forma perché si tratta semplicemente di mettere uno strato di un qualcosa di spezzettato grossolanamente e cotto velocemente sotto, coperto da uno strato di golose briciole di burrosissima farina, il tutto passato al volo in forno. I crumble sono molto noti come dolci di frutta (suppongo inglesi) e di solito il più comune tra i crumble è quello di ciliegie. Naturalmente sono poi venute fuori delle variazioni salate sul tema che utilizzano vari tipi di ortaggi e che trovo interessantissime come veloce antipasto. Tra l’altro il vantaggio principale di questo piatto, oltre alla sua rapidità e versatilità, è soprattutto che mi permette di usare queste deliziose terrine monoporzione!!!

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